Spettacolo in co-produzione con Ass. Culturale Darshan e Algos
L’Alkantara MediOrkestra, nato nel 2023 nell’ambito dell’Alkantara Fest, unisce musicisti da Italia, Irlanda, Bulgaria, Sardegna, Norvegia e Grecia. Con otto strumentisti di base, il gruppo si arricchisce di tre ospiti d’eccezione, tra cui Antonello Salis, Karl Seglem e Gerasimos Papadopoulos. L’ensemble, che trae ispirazione dal Mediterraneo al subcontinente indiano, presenta una grande varietà di strumenti, tra cui oud, marranzano, douduk, ney e charango cileno. Il repertorio spazia da composizioni tradizionali a brani originali, creando un’atmosfera che evoca il Mediterraneo come culla di civiltà millenarie. L’Alkantara MediOrkestra amalgama con maestria tradizioni mediorientali e nordiche, enfatizzate da strumenti come il tabla indiano e il corno di capra norvegese. L’ensemble, guidato dalla volontà di esplorare, integra espressioni contemporanee, influenze world music e jazz, creando un suono senza tempo. L’improvvisazione affidata a illustri ospiti aggiunge un tocco di spontaneità, consentendo un dialogo vivo tra strumenti e musicisti, e favorendo un’apertura al nuovo che si riflette nell’accoglienza di nuove sonorità e prospettive. In sintesi, l’Alkantara MediOrkestra si propone come ponte tra culture, celebrando la diversità musicale e abbracciando l’innovazione. La sua unicità risiede nella capacità di fondere tradizione e contemporaneità, creando un’esperienza musicale coinvolgente e inclusiva che supera confini geografici e generi musicali.
Tra i primi dieci dischi nella Top Jazz 2022 secondo la rivista Musica Jazz, Fera, il disco di Mariasole De Pascali edito da Parco della Musica Records, ha ottenuto successo di pubblico e critica. Senza soluzione di continuità̀, le composizioni si alternano attorno ad oggetti sonori, impulsi elettrici e comportamenti meccanici, alla ricerca di una breve fosforescenza, un attrito tra sé e uno spazio mobile, lirico ma non retorico, con reminiscenze dal jazz alla musica da camera, fino al rock. A partire dalle possibilità espressive e compositive del proprio strumento, il lavoro sulla forma si estende ad un’inedita formazione con Giorgio Distante (tromba, tuba ed elettronica), Adolfo La Volpe (chitarre elettriche ed elettronica) e Lucio Miele (batteria, vibrafono e percussioni). Il quartetto ha realizzato una serie di concerti in diversi festival nazionali e internazionali, tra cui Jazz&dance Festival di Be’er Sheva (Israele), il Jazz Italiano per le Terre del Sisma a L’Aquila, Take Five e Casa del Jazz Summertime a Roma, il Kuturfestivalen di Gallivare (Svezia), Catania Jazz, Castroreale Jazz.
BIO ARTISTI
MARIASOLE DE PASCALI
Mariasole De Pascali, flautista attiva nell’ambito delle musiche contemporanee, vincitrice del Top Jazz 2022 come miglior nuovo talento secondo la celebre rivista Musica Jazz, è leader del progetto Fera con cui ha inciso l’omonimo disco edito da Parco della Musica Records Collabora con varie formazioni e artisti e ha suonato tra gli altri con Daniele Roccato, Gianni Lenoci, Luigi Ceccarelli, Michele Rabbia, l’Orchestra Nazionale Jazz Giovani Talenti e Paolo Damiani, Admir Shkurtaj, Marco Colonna, Francesco Massaro & Bestiario – con cui ha prodotto tre dischi che hanno ottenuto interesse di pubblico e critica – la Fondazione Cantieri Teatrali Koreja, Markus Stockhausen, esibendosi in festival nazionali e internazionali, tra cui Teatro dei Luoghi Fest (Italia, Albania e Kosovo), Jazz&dance di Be’er Sheva (Israele), Una Striscia di Terra Feconda,Umbria Jazz, Les Rendez-vous de l’Erdre di Nantes (Francia), Teszt- Euroregional Theatre Festival (Romania), Angelica Festival Internazionale di Musica, Area Sismica. Realizza progetti transdisciplinari con danzatori, poeti e visual artists.
GIORGIO DISTANTE
Nato a Cisternino, a cinque anni comincia a suonare il clarinetto ed il pianoforte, e a dieci la tromba. Si diploma in tromba nel 1998 al Conservatorio di Monopoli e comincia a suonare professionalmente dal 1997. Nel 2000 ottiene una borsa di studio dal Berklee College of Music di Boston (MA) ed ha vissuto a Boston dal 2001 al 2004, frequentando classi di improvvisazione, arrangiamento e composizione. Nel 2009 si laurea con il massimo dei voti in Musica Elettronica al Conservatorio di Perugia sotto la guida del Maestro Luigi Ceccarelli. Scrive i propri software per trattare in modo diverso il suono della tromba e sviluppando il tutto in progetti in SOLO, duo e trio, esplorando le possibilità̀ di nuove tecnologie audio e video applicate a strumenti acustici. Nel 2012 esce RAV (Random Acts of Violence), il primo lavoro discografico in solo, edito dall’etichetta Improvvisatore involontario. È nominato tra i migliori 100 dischi dalla rivista Jazzit per i Jazzit Awards 2012. Nel 2013 vince A. R. T.MEDIMEX2013 organizzato daArci ReAL e ARCI Puglia in collaborazione con Puglia Sounds. Dal 2015 lavora anche ad uno strumento elettroacustico di sua ideazione e progettazione: un ibrido, sintesi tra elettronica e tromba. HY E.T. -Hybrid Electroacoustic Trumpet – nasce nella sua mente già dal 2012. Nel 2018 esce il suo nuovo album su vinile MenoMondoPossibile suonato quasi interamente con HY E.T.
ADOLFO LA VOLPE
Polistrumentista, compositore, improvvisatore, sound artist, ha tenuto concerti in Italia e all’estero (Francia, Svizzera, Spagna, Portogallo, Germania, Austria, Turchia, Russia, Cina, Polonia, Algeria, Danimarca, Israele, Kuwait), inciso –tra progetti personali e collaborazioni- oltre sessanta cd, pubblicati da etichette discografiche italiane, olandesi, inglesi e canadesi, e suonato –tra gli altri- con Eugenio Colombo, Gianni Lenoci, Steve Potts, Stefano Battaglia, Daniele Di Bonaventura, Pino Minafra, Paolo Damiani, Michele Rabbia, William Parker, Karl Berger, Kent Carter, Markus Stockhausen. Ha composto ed eseguito musica per danza contemporanea, teatro, cinema.
LUCIO MIELE
Percussionista di formazione classica, ha collaborato e collabora con numerose orchestre, ensemble di musica da camera e di jazz sia in Italia che all’estero, partecipando a numerosi Festival nazionali e internazionali quali Europees Muziekfestival, Festival delle percussioni in Fermo, Scarlatti “MusicLab”, Bucarest Jazz Festival, Jazz Festival Saint Germain de Pres, Pozzuoli Jazz festival, Jazz Alguer Festival. Ha inciso l’etichetta Stradivarius Corpi Diramanti solo di percussioni scritto dalla compositrice Rosalba Quindici. Ha condiviso il palco con numerosi artisti e direttori d’orchestra tra i quali Daniel Oren, Riccardo Muti, John Axelrod, Pascal Rophè, Michele Rabbia, Daniele Roccato, Stefano battaglia.
Il progetto artistico “due anime due talenti” nasce dalla collaborazione tra due esponenti di spicco del panorama musicale internazionale: il clarinettista Nicola Giammarinaro e il fisarmonicista Roberto Gervasi. L’idea del duo nasce principalmente dall’amicizia che lega i due musicisti e dall’amore di entrambi per la musica jazz, lo choro ed il tango. Le sonorità di clarinetto e fisarmonica fanno parte della storia Italiana, dove un tempo non molto lontano, ogni evento privato o pubblico era scandito dal suono inconfondibile dei due strumenti,
da sempre compagni. Da questa consapevolezza nasce l’idea del duo che vuole partire dalle radici musicali popolari fino ad arrivare ai giorni nostri attraversando l’esperienza, comune ad entrambi, del jazz e dell’improvvisazione. Il filo comune che lega i valzer, le mazurche, le polche, le contraddanze che si suonavano in Italia verso la fine dell’ottocento e i primi del novecento e che inevitabilmente furono esportati dai tanti migranti che andavano nelle Americhe in cerca di fortuna, è molto evidente. La polca che in Brasile si mescola con lo choro, il tango in Argentina, la contradanza “criolla” a Cuba ecc. testimoniano, se ve ne fosse bisogno, il forte legame che c’è tra vecchio e nuovo continente ma anche tra passato e presente.
L’Italia e i suoi migranti giocarono un ruolo fondamentale nella nascita del Jazz. Basti pensare che il primo disco della storia del jazz fu registrato da Nick La Rocca, siciliano di
Salaparuta. Il nostro ultimo lavoro discografico chiamato “Due Anime, Due Talenti” racchiude 9 composizioni originali di Giammarinaro e Gervasi scritte in omaggio agli stili musicali prima citati e ispirati da luoghi meravigliosi della nostra terra come per esempio “quartiere spagnolo” o “guida loca” dedicati a due posti magici rispettivamente di Erice e di Castellammare del Golfo. Questo è il nostro punto di partenza… il resto ve lo diremo in musica.