6 dicembre \ Cantieri Culturali alla Zisa, Sala Michele Perriera

I TALK WITH THE SPIRITS_Gebbia

ore 21.15 concerto
dialogo con Lelio (ed anche Vittorio)

Gianni Gebbia_sax flauto bansuri elettronica e leliofonie virtuali

Gianni Gebbia, tra i primi esploratori del free jazz e della musica improvvisata in Italia, nei primi anni 80 ha inguaiato Lelio  coinvolgendolo in questa pratica sonora in questa occasione instaurerà un dialogo teatral sonoro su e con lo spirito di Lelio : un kirkiano (nel senso di Rahsaan Roland Kirk ) I talk with the Spirits che evoca tra le tante storie e suoni anche le origini del perché di questo nome Curva Minore di quasimodiana memoria per l’associazione portata avanti nei decenni dall’instancabile contrabbassista parlante.

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Nato a Palermo nel 1961 e laureatosi in filosofia nel 1985 con una tesi su John Coltrane, negli stessi anni si trasferisce a New York dove entra in contatto con la scena jazz d’avanguardia e successivamente a Parigi. Nel 1990 vince il premio della rivista nazionale Musica Jazz come miglior talento Durante la sua carriera Gianni Gebbia ha suonato nei più prestigiosi festival jazz internazionali in Europa, Asia e Stati Uniti. Gianni Gebbia viene considerato dalla critica specializzata uno dei massimi esponenti del sax in solo tramite l’utilizzo della tecnica della respirazione circolare che ha appreso dai maestri di launeddas sardi. Ha collaborato con alcuni tra i più rappresentativi improvvisatori e jazzisti mondiali. Frequenti le performance accanto a danzatori contemporanei e butoh, Carolyn Carlson, Julie Stanzak, Tadashi Endo, Masaki Iwana, poeti, registi cinematografici e teatrali (Raul Ruiz, Roberto Andò, Jerome Savary. Guido Chiesa, Luca Guadagnino, Leandro Picarella, Stefania Casini, Alfio Scuderi, Alessandro Haber, Iaia Forte, Tommaso Ragno), artisti visivi (Georgina Starr, Toti Garraffa) attori come Vanessa Redgrave e scrittori come Aurelio Pes, Franco La Cecla e Jonathan Coe. Negli anni 90 ha curato la sezione musicale di una edizione del Festival di SantArcangelo dei Teatri diretto da Leo De Berardinis. Nel 1997 e 1998 viene nominato consulente per la musica e la danza dell’assessorato alla Cultura della Città di Palermo con il quale ha organizzato il Festival Palermo di Scena. Gianni Gebbia ha al suo attivo numerose incisioni discografiche per etichette prestigiose. La sua biografia è stata inserita nel Grove Dictionary of Music, Penguin Books guide to Jazz, nell’ Official genealogy of european jazz del Jazz Institute e nella Jazz Encyclopedia di Richard Cook. Nel 2000 la rivista inglese The Wire l’ha inserito tra i maggiori esponenti mondiali della performance sassofonistica in solo. Accanto all’attività solistica, Gianni Gebbia ha tenuto anche seminari e conferenze presso il Sonoma State College in California, il Mill’s College di Oakland California, “Time Flies” a Vancouver, Fondazione Orestiadi di Gibellina Nagoya University Giappone. Attualmente impegnato nella composizione di musiche per il teatro e la danza, nel 2001 Gebbia ha presentato una produzione di teatro musicale dal titolo “Setaccio” presso il Theatre du Chatelet a Parigi assieme al regista e giocoliere francese Francois Chat. Sempre nello stesso anno ha diretto il festival multimediale ” Belluard Bollwerk ” a Fribourg in Svizzera. Da anni collabora con il noto compositore e regista tedesco Heiner Goebbels con il quale ha compiuto numerosi tour internazionali e, di recente, ha iniziato anche una collaborazione con il regista francese Aurelien Bory con il quale è in tour dagli inizi del 2023 con lo spettacolo di successo dal titolo “Invisibili” nel 2024 con il quale si sono esibiti tra i tanti teatri anche al Theatre De La Ville di Parigi. Negli anni più recenti, Gianni Gebbia si è dedicato anche allo studio dei flauti bansuri indiani sotto la guida del leggendario maestro di musica classica indiana Pandit Hariprasad Chaurasia, parallelamente si è interessato anche di musica antica della quale ne ha dato una sua particolare interpretazione in una incisione dal titolo Augmenta/Ancient Music e collaborando pure con l’Arianna Art Ensemble ed il Ring Around Quartet. Nel 2022 ha ricevuto il Premio Enzo Randisi alla carriera e nell’Agosto 2024 ha avuto l’onore di esibirsi nel prestigioso Festival di Salisburgo.

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