Ciro Longobardi_pianoforte
Musiche di Olivier Messiaen (1908-1992)
estratti da Catalogue d’Oiseaux (1956-58)- L’Alouette lulu
– Le Traquet stapazin
– Le Merle bleu
– La Buse variable
– Le Traquet rieur
Ornitologia e teologia, due discipline profondamente diverse per approccio e metodo. Non per Olivier Messiaen il quale, ispirato anche dal suo maestro Paul Dukas, considera gli uccelli come i più grandi musicisti creati da Dio sulla terra. Nella sua visione, il loro canto e il canto gregoriano rappresentano le due uniche, sebbene diverse, manifestazioni dello stesso sentimento di lode al Creatore. Allo stesso tempo, si stagliano come modello insuperato di libertà ritmica e spirituale. Non stupisce quindi che motivi di ispirazione ornitologica siano rintracciabili già nelle prime composizioni. Tuttavia è soltanto dagli inizi degli anni ’50 del secolo scorso che Messiaen avvia un’intensa attività di ascolto sul campo e trascrizione di canti di volatili. Questo materiale fornisce la base per la composizione del Catalogue d’Oiseaux (1956-58), basato appunto su canti di uccelli delle regioni di Francia, rappresentati insieme ad altri volatili legati agli stessi luoghi. A parte l’elemento ornitologico, di fondamentale importanza è la rappresentazione dello scorrere del tempo nel corso della giornata solare e degli habitat, per i quali Messiaen si avvale della sua straordinaria sensibilità per l’associazione suono-colore.
A partire dalla fine degli anni ’40 le indagini sul canto ornitologico e sul ritmo offrono a Messiaen la possibilità di rinnovare il proprio linguaggio: egli si trova in un momento di crisi dopo il successo di importanti lavori che lo hanno lanciato sulla scena internazionale. Tra questi, la monumentale suite Vingt Regards sur l’Enfant-Jésus (1944) è unanimemente considerata il suo capolavoro pianistico. Prendendo in prestito il concetto di “contemplazione” da Columba Marmion e Maurice Toesca, Messiaen si immagina diverse figure che posano i loro sguardi sul Bambin Gesù, tra cui non soltanto le figure della fede, come Dio Padre, la Vergine, gli Angeli, i Magi, lo Spirito Santo, ma anche “creature immateriali o simboliche come il Tempo, le Altitudini, il Silenzio, la Stella, la Croce”. Se la scrittura pianistica è molto ricercata, dal punto di vista compositivo siamo di fronte ad una formidabile realizzazione di quanto esposto nel trattato di composizione Technique de mon langage musical pubblicato nel 1944. Nelle parole di Jean-Rodolphe Kars, pianista, religioso e amico, Messiaen è riuscito a creare una controparte musicale dell’opera di Tommaso d’Aquino, sintetizzando le più diverse tecniche e influenze, con l’unico scopo di rivelare lo splendore di Dio.
CIRO LONGOBARDI
pianista
Si dedica da più di venti anni allo studio e alla diffusione dei linguaggi musicali moderni e contemporanei.
Finalista e miglior pianista presso l’International Gaudeamus Interpreters Competition 1994 di Rotterdam, Kranichsteiner Musikpreis nell’ambito dei 37° Ferienkurse für Neue Musik di Darmstadt nello stesso anno, ha suonato come solista e camerista per Traiettorie Parma, Milano Musica, Ravenna Festival, Rai Nuova Musica Torino, I Concerti del Quirinale Roma, Biennale di Venezia, Festival Aperto Reggio Emilia, Festival Angelica Bologna, Teatro di S. Carlo e Associazione Scarlatti Napoli, Teatro Massimo Palermo, Saarländischer Rundfunk Saarbrücken, ZKM Karlsruhe, Unerhörte Musik Berlino, Festival di Salisburgo, Fondazione Maeght Saint Paul de Vence, INA GRM Parigi, Fondazione Gaudeamus Amsterdam, Guggenheim Museum New York e molte altre istituzioni.
Ha registrato per Stradivarius, Limen, Mode, Rai Trade, Neos, Die Schachtel e la sua esecuzione dell’integrale pianistica di Ivan Fedele è stata premiata nel 2011 con un Coup de Coeur de Radio France, un Premio speciale della critica di Musica e Dischi per il miglior CD italiano e CD del mese a Ottobre 2012, e un Premio del Disco (sezione contemporanea) ad agosto 2013, dalla rivista Amadeus.
La sua registrazione dei Notturni di Salvatore Sciarrino (con Gaspard de la Nuit di Ravel) ha ricevuto recensioni entusiastiche da Fanfare Magazine, International Piano, Bayerischer Rundfunk Online, ed è stata inclusa dalla prestigiosa rivista Gramophone tra i tre CD di riferimento per l’opera del grande compositore siciliano, e la sua Electronic music for piano di John Cage realizzata in duo con Agostino Di Scipio è stata prima CD del mese e poi candidata al Premio del Disco 2013 (sezione cameristica) della rivista Amadeus.
Ha tenuto conferenze-concerto e masterclass per numerosi conservatori italiani e per quelli di Rotterdam, Gent, Bruxelles e Alicante, per la Hochschule di Basilea, per la University of Chicago, per la Manhattan School of Music di New York. Nel biennio 2012-14 ha tenuto presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano l’insegnamento di pianoforte nell’ambito del Master of Advanced Studies in Contemporary Music Performance. Oggi è docente presso il Conservatorio “G. Martucci” di Salerno e coordinatore artistico del collettivo partenopeo Dissonanzen.