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Lettera aperta di Paolo Emilio Carapezza a Lelio Giannetto
Carissimo Lelio,
l'evento da te progettato e ieri sera realizzato, nonostante l'inclemenza di Giove Pluvio, è magnificamente riuscito. Tanto che, meglio che S.O.S. Sounds off Sicily ovvero Sicily of(f) Sounds, potrebbe intitolarsi S.O.H. Sicily ovvero Soundly organized humanity Sicily.
Soundly organized humanity (L'umanità armoniosamente organizzata)è il titolo del quarto ed ultimo capitolo dell'aureo libriccino How musical is man? (Come è musicale l'uomo?)1, ad indicare lo scopo ultimo della musica, che nel primo capitolo era stata definita Humanly organized Sound (Il Suono umanamente organizzato).
Proprio questo sei riuscito a conseguire: l'umanità armoniosamente organizzata; questo eravamo noi partecipanti alla tua bella impresa, tutti insieme mescolati nella hall del Teatro Massimo: più di venti professori d'orchestra, più di duecento bambini e adolescenti sonanti e cantanti e altrettanti assai coinvolti astanti. Non so se ti sei accorto che alla fine, dopo il culmine del tuo assolo di voce e contrabbasso, anche alcuni degli astanti – tra cui io stesso – ci siamo uniti, ciascuno col suo "suono blù"2, al grande lunghissimo accordo sostenuto del tutti conclusivo.
Eravamo tutti contenti, rasserenati e pieni di gioia. Quasi trent'anni fa, riferendosi alla pratica ed alla teoria di Franco Evangelisti, così scrivevano Heinz-Klaus Metzger e Rainer Riehn3: "Forse si tratta di un progetto salvifico per l'umanità, che va ben oltre la validità delle strutture musicali". Il tuo progetto ha realizzato questa utopia ed ha coronato il festival Palermo Nuove Musiche 2014: anzi, ne è stato il culmine.
Paolo Emilio Carapezza
Palermo, 6 Ottobre 2014
1 John Blacking, How musical is man?, Washington University Press, 1973: trad. it. di Domenico Cacciapaglia e Francesco Giannattasio, Come è musicale l'uomo?, Milano, Ricordi/Unicopli, 1986.
2 Il "suono blù" o "suono del cuore" è quello più facile ad emettere con la propria voce o con il proprio strumento. A Palermo il primo a proporlo ad un'assemblea fu Julian Beck, quando – invitato dal Teatro Libero di Beno Mazzone – venne per la prima volta con il suo Living Theatre, verso la fine degli anni '60 (se ben ricordo): anch'io partecipai al memorabile evento, al Giardino Inglese.
3 Heinz-Klaus Metzger e Rainer Riehn, prefaz. a Franco Evangelisti (="Musik-Konzepte", n. 43/44, München, 1985, pp. 4-6: 6; trad. it. di Irmela Heimbächer Evangelisti, in Franco Evangelisti, Dal silenzio a un nuovo mondo sonoro, Roma, Semar 1991, pp. xvii-xviii: xviii.
Lettera aperta di Paolo Emilio Carapezza
a Lelio Giannetto e Gaetano Pennino
Palermo, 23 Aprile 2010
Carissimi Amici,
purtroppo un improvviso malore, dal quale solo ora mi sto riprendendo, mi ha impedito di partecipare oggi alla presentazione della vostra magnifica impresa: bellissimo è il libro, di grande interesse quel che vi si legge, e affascinante il percorso sonoro attraverso le musiche registrate nei tre cd.
Curva minore è degna erede delle Settimane internazionali di nuova musica degli anni sessanta; ne riprende e addirittura ne amplia le prospettive: non solo nuova musica “di scrittura”; ma anche nuova musica d’improvvisazione e di tradizione: nuova musica jazz e nuova musica di derivazione folklorica; e con felicissime contaminazioni. I tre cd, incisi in modo perfetto, ne danno un suggestivo panorama antologico.
Grazie a Lelio, musico ed organizzatore eccelso, per aver donato Curva minore a Palermo ed alla Sicilia. E grazie a Gaetano che col libro e i tre cd, amorosamente e magistralmente curati, la dona ora a tutto il mondo. Quanto mai opportuno e felicissimo il suo saggio introduttivo su Antonino Uccello, del quale fui ospite e commensale, in casa sua, nell’estate del 1973.
Ancora vi ringrazio, e vi abbraccio.
Paolo Emilio Carapezza
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